Nella cornice della fiera di riferimento per il commercio elettronico italiano, il Netcomm Forum 2022, è stato presentato il report “L’evoluzione dell’eCommerce B2C in Italia attraverso dati e tendenze“, elaborato dall’Osservatori.net – Digital Innovation. Qapla’ da quest’anno è tra i partner dell’Osservatorio eCommerce B2C, partecipando agli studi e alle tavole di lavoro dell’istituto di ricerca.
Sono stati pubblicati i dati sui trend del 2021 e le prime stime per il 2022, in particolare:
- la crescita dell’eCommerce nel mondo
- quanto aumenteranno le vendite online in Italia nel 2022
- le nuove tendenze per il retail online b2c nel 2022
La crescita dell’eCommerce nel mondo
Sappiamo che il 2020 è stato un anno anomalo in tutto il mondo a causa delle chiusure prolungate dei negozi fisici e il conseguente avvicinamento di molti utenti allo shopping online. Allo stesso tempo, si è avuta una contrazione del comparto retail quasi ovunque, tranne negli Stati Uniti (considerando le transazioni sia online che offline). Pur segnato ancora da restrizioni, il 2021 è stato un anno importante per confermare o meno certi trend. Le differenze tra i vari Paesi sono considerevoli.
In Cina l’incremento dell’online è rimasta stabile: le vendite eCommerce erano cresciute del 20% nel 2020 rispetto all’anno precedente, nel 2021 sono aumentate del 19%. Un andamento simile si è avuto in Francia: +10% nel 2020 e +9% nel 2021.
Il tasso di crescita YoY si pressoché dimezzato, invece, negli Stati Uniti (da +32% del 2020 a 18% del 2021), Regno Unito (da +45,5% a +21%) e Germania (da +16% a +8%).
La crescita si è decisamente arrestata in Spagna dopo il boom del 2020: si è passati da un +39% del 2020 a solo +0,4% del 2021.
Quanto aumenteranno le vendite online in Italia nel 2022

In Italia l’andamento è stato in controtendenza rispetto ai Paesi menzionati sopra. Se nel 2020 il fatturato eCommerce era aumentato solo del 4% rispetto al 2020 (a incidere è stato un calo nella vendita di servizi online del -52%), è nel 2021 che si è avuto un’accelerata notevole: +23% totale (+43% per i servizi e +18% per i prodotti). Per il 2022 si stima un aumento del fatturato totale del 14%, raggiungendo i 45,9 miliardi €. La penetrazione dell’online sui consumi retail totali di prodotti guadagnerà in Italia un punto percentuale alla fine di quest’anno: 11% contro il 10% del 2021. Una cifra ancora così bassa mostra tutto il potenziale che l’eCommerce deve ancora esprimere.
Rimane stabile, in Italia, la preferenza per il mobile per lo shopping online: come nel 2021, anche nel 2022 viene scelto nel 55% dei casi.
Potenzia la crescita del tuo eCommerce nel post-spedizione
Prenota una call con un nostro espertoQuali differenze di sviluppo a livello di settori merceologici?

Il Food&Grocery guida ancora la crescita: si prevede un aumento del suo fatturato del 17% rispetto al 2021. La sua ascesa è partita senz’altro durante i periodi di lockdown, quando l’acquisto di alimenti e bevande online si è consolidata come abitudine. I settori che sono approdati prima online, come Fashion o Informatica, invece, hanno rallentato il loro ritmo di crescita (rispettivamente: +10% e +7% rispetto al 2021).
Le previsioni per il 2022 di Osservatori.net, comunque, piazzano l’Elettronica e il Fashion come i comparti che generano più fatturato nell’eCommerce di prodotto, con il 24% e 17% rispetto al totale. A seguire Food&Grocery e Arredamento con 14% e 12%.
Le nuove tendenze per il retail online B2C nel 2022
I confini tra online e offline stanno diventando sempre più invisibili. Anche lo studio di Osservatori – Digital Innovation lo conferma. Le grandi aziende che hanno costruito la propria fortuna sul web, come Zalando o Amazon, consolidano una propria rete fisica aprendo nuovi megastore, altre, nel campo del Fast Fashion, scelgono i pop-up store (come Shein e Yoox Net-A-Porter). Sull’altro versante, i retailer con forte presenza offline potenziano il canale eCommerce: ad esempio, negli USA la catena di arredamento Homegoods ha lanciato il suo store online B2C e nel Regno Unito la grande catena di supermarket Sainsbury’s ha avviato la collaborazione con Deliveroo. I negozi stessi assumono un nuovo ruolo in ottica omni-channel: Zara si è organizzata per offrire nei suoi punti vendita il servizio di click&collect, ovvero il prelievo degli ordini online effettuati già mezz’ora prima (nel Regno Unito); IKEA sta sperimentando il formato Planning Studio per fornire quella consulenza sui progetti di arredo che online è difficile dare. Nel 2021, sono fioriti anche i dark store (es. Waitrose), ovvero negozi convertiti in magazzini (non aperti al pubblico) per la preparazione degli ordini online.
Altri trend individuati dall’Osservatorio eCommerce B2C riguardano:
- affermazione di nuovi modelli di consumo: acquisti di prodotti in abbonamento, merce di seconda mano, il quick commerce (consegne in meno di un’ora grazie a una rete capillare di dark store o magazzini con disponibilità di stock permanente)
- nuove tecnologie disponibili e in evoluzione: live stream shopping, social commerce, metaverso
- attenzione alla sostenibilità: i consumatori sono sempre più esigenti su questo tema; in più le società quotate saranno tenute a presentare un bilancio di sostenibilità, per mostrare i risultati raggiunti in ambito di responsabilità d’impresa
- mutamenti sociali con impatto sull’eCommerce: maggior digitalizzazione, remote working, trasferimenti dalle città ai centri più piccoli
[foto di copertina tratta da TechPrincess]