eCommerce Trend 2021

Lo sviluppo dell’eCommerce durante gli ultimi due anni

E’ ormai chiaro da tempo, e lo abbiamo ribadito più volte, di come il Lockdown sia stato l’elemento acceleratore per la crescita dell’eCommerce.
La maggior parte dei settori, possiamo dire quasi tutti, hanno vissuto una crescita in termini di fatturato e notorietà ma non bisogna dimenticare che, al contrario, alcuni settori per quanto in minima parte hanno comunque sofferto nonostante l’online, e hanno dovuto resistere alle problematiche incontrate, cercando di sopravvivere (pensiamo al settore del turismo).

In questo articolo scopriremo: 

  • I Paesi con maggior diffusione e maggior crescita dell’eCommerce negli ultimi 2 anni
  • I Paesi emergenti dell’eCommerce nel 2022
  • Quali sono i Paesi dove vendono di più gli eCommerce italiani
  • I migliori marketplace per vendere all’estero

I Paesi con maggior diffusione e maggior crescita dell’eCommerce negli ultimi 2 anni

La crescita di cui parliamo non si riferisce ovviamente solo al nostro paese. In tutto il mondo, negli ultimi due anni, sono avvenuti grandi cambiamenti e grandi passi avanti inerenti al mondo dello shopping online.
Dai dati ormai diffusi risulta che l’eCommerce ha prodotto, a livello mondiale, un fatturato di 10.780 miliardi nel 2021, questo considerando sia il mercato Business to business (B2B) che il business to consumer (B2C). 

Considerando solo il mercato B2C, vediamo che questo ha prodotto nel 2020 4.280 miliardi di dollari, il 27% in più rispetto al 2019 e si stima che nel 2021 ne abbia raggiunto 4.891 miliardi crescendo del 14,3%. Analizzando le vendite del mercato B2C sempre a livello mondiale, al primo posto in classifica tra i paesi dove questo fenomeno è maggiormente diffuso, troviamo la Cina con il 44% di incidenza e che, quest’anno, raggiungerà probabilmente il +52,1%.
Successivamente la Corea del Sud con il +28,9%, troviamo poi UK con il +28,3%, Danimarca +19,1%, Norvegia +17,6%, USA +15,1%. (Fonte: eMarketer, 2021 – www.emarketer.com/)

Ma quali sono i settori che hanno avuto una crescita maggiore e in generale qual è questa crescita? Lo vediamo subito:

  1. Alimentare e Salute +29,6% – 56 miliardi di euro di fatturato. 
  2. Casa e arredamento +20,6% – 60 miliardi di euro di fatturato 
  3. Moda +19,9% – 127 miliardi di euro di fatturato
  4. Tempo libero +17,6% – 76 miliardi di euro di fatturato 
  5. Elettronica +16.9% –  91 miliardi di euro di fatturato 


Adesso soffermiamoci in maniera più dettagliata sui paesi europei, ricordando quanto sia importante valutare anche gli elementi sociali che possono aver influenzato o meno certi risultati.
In Europa, infatti, negli ultimi due anni si sono verificate situazioni simili, che però ogni paese ha affrontato a modo proprio. Questo ha sicuramente influenzato il mondo dell’eCommerce, in quanto chiusure e restrizioni non sono state eguali in tutto il continente.

Dal report redatto da Postnord nel 2021 (Fonte: Postonord.se), sull’eCommerce in Europa emergono dati e informazioni veramente interessanti.
Il Regno Unito è il paese che si trova al primo posto nella classifica europea per vendite online, oltre la pandemia, negli ultimi due anni, ha sicuramente influenzato anche la questione BREXIT, che ha spinto più utenti ad acquistare online anche da altri paesi. In generale questo paese registra un +57% di vendite generali rispetto all’anno precedente.
Secondo i dati analizzati, il Regno Unito e la Germania sono i due mercati online europei più forti.
Hanno registrato rispettivamente 62 milioni di consumatori online per la Germania e 49 per il Regno Unito.
Ma in linea generale tutta l’Europa è cresciuta nel 2021, rispetto al 2020, per numero di acquisti online.
Da i 293 milioni registrati nel 2020, siamo arrivati a 297 nel 2021 con un totale di 465 miliardi di euro spesi da i consumatori europei.
Anche la Spagna e l’Italia hanno incrementato i loro livelli di acquisti online, che sono aumentati come nel resto d’Europa. La crescita in questi due paesi sorprende leggermente meno, in quanto prima della pandemia era già inferiore rispetto al resto dei paesi.

Prendiamo adesso in considerazione 5 paesi dell’Europa analizzando cosa è successo durante gli ultimi due anni.

Italia: l’Italia è la terza economia europea, ma nonostante questo il mercato online non aveva, prima della pandemia, numeri eclatanti. Negli ultimi due anni però sono moltissime le persone che hanno fatto il loro primo acquisto online. In realtà non è stata solo una scelta in quanto, per un determinato periodo di tempo, tutti i negozi fisici tranne quelli essenziali, sono stati chiusi. Motivo per cui anche chi non aveva mai acquistato online ha dovuto farlo. Questo ha contribuito sicuramente a far scoprire a molte persone in più la pratica dello shopping online.

Spagna: nonostante la crisi dovuta alla pandemia e il conseguente calo dei consumi, il mercato elettronico in Spagna è comunque cresciuto, e il 52% dei consumatori spagnoli dichiarano di aver fatto acquisti online più frequentemente. Amazon è il marketplace maggiormente utilizzato.

Gran Bretagna: il paese in cui l’eCommerce era già ben diffuso e utilizzato anche prima della pandemia, ha continuato a registrare una crescita. Il 40% dei consumatori dichiara di aver fatto più acquisti online a causa della pandemia. 

Polonia: il 43% dei consumatori in Polonia dichiara di aver fatto più acquisti online durante la pandemia. Il maggior numero di acquisti riguardano il settore dell’abbigliamento e degli accessori.

Germania: Il mercato tedesco legato all’eCommerce è letteralmente esploso negli ultimi anni, e durante la pandemia, è diventato particolarmente popolare. Questo ha portato la logistica a dover espandere i centri di distribuzione, tant’è che DHL ha aperto il centro più grande in tutta la Germania che smisterà fino a 72.000 pacchi all’ora.

Nell’immagine sottostante, possiamo vedere la percentuali di persone che hanno comprato online durante la pandemia nei diversi paesi:

I Paesi emergenti dell’eCommerce nel 2022

Ma cosa succederà all’eCommerce nei prossimi mesi?
Sempre secondo il report di postnord, alcuni paesi rispetto ad altri sono maggiormente propensi a diminuire il numero di acquisti online dopo la pandemia, come la Germania, i Paesi Bassi e il Belgio.
Altri paesi quali la Spagna, l’Italia e la Polonia sono invece l’esempio opposto, avendo l’intenzione di continuare ad acquistare online.
Il Regno Unito si trova invece nel mezzo, con una percentuale di persone che sostiene di voler tornare ad acquistare in prevalenza fisicamente, e un’altra percentuale che è invece intenzionata a mantenere gli acquisti online.

Non ci resta che attendere per scoprire l’evoluzione che avverrà durante questo anno!

Quali sono i Paesi dove vendono di più gli eCommerce italiani

Per scoprire quali sono i paesi dove arrivano maggiori spedizioni dall’Italia, abbiano analizzato 200 eCommerce e un totale di 1.755.777 spedizioni tracciate dal 1° gennaio al 14 dicembre 2020, e 2.253.986 spedizioni tracciate dal 1° gennaio al 14 dicembre 2021.
Gli eCommerce presi in esame sono in prevalenza italiani, con una percentuale di spagnoli.
I dati emersi dicono che, rispetto al totale, sono diminuiti gli ordini eCommerce dalla Francia e in percentuale maggiore dalla Gran Bretagna. Nel caso della Gran Bretagna, il numero delle spedizioni è diminuito anche in termini assoluti (-8,9%): possiamo ipotizzare che sia un effetto dei rallentamenti doganali e dei maggiori costi finali dei prodotti dovuti alla Brexit.
Al contrario, sono aumentati entrambi di 4 punti percentuale rispetto al totale dell’anno, gli acquisti dalla Germania e dagli Stati Uniti. Rimangono pressoché stabili le vendite verso Spagna e Paesi Bassi.

I migliori marketplace per vendere all’estero

I marketplace rappresentano, ormai, una sicurezza per gli acquisti online e sono largamente diffusi in tutto il mondo. Possiamo definirli punti di riferimento per tanti utenti che fanno acquisti digitali per svariati motivi; dalla vastità dei prodotti offerti, alla rapidità di consegna, alle occasioni che si possono trovare. Prima di vendere su un marketplace è necessario conoscerne le peculiarità e i termini. Scopriamo quali sono i migliori marketplace per vendere all’estero.
A livello globale i principali sono:

  • Amazon → ormai un colosso, con 300 milioni di utenti, è sicuramente una piattaforma sulla quale essere presenti, ma c’è un però. Questo marketplace ha costi elevati e delle rigide regole per la vendita dei prodotti, dalle fee richieste, all’elevato numero di venditori presenti. Mette comunque a disposizione dei vendor, la possibilità di evidenziare il proprio catalogo, seppur con dei costi ulteriori.
  • Ebay → rispetto ad Amazon i suoi costi sono inferiori, così come il numero di utenti, ma rimane un validissimo marketplace per poter vendere anche all’estero. 
  • Etsy → dedicato ai produttori come artigiani, pittori, artisti e designer, permette di vendere le proprie opere ovunque. 
  • AliExpress → è possibile vendere oggetti di ogni genere a milioni di utenti in tutto il mondo. Tratta principalmente prodotti a prezzi accessibili e concorrenziali, spesso molto convenienti.

Se invece facciamo riferimento al mercato europeo, oltre ai sopra citati, troviamo anche:

  • Manomano → marketplace francese nato nel 2012 e specializzato nella vendita di prodotti legati al bricolage, al fai da te, al giardinaggio e alla decorazione. Negli ultimi anni ha raggiunto i principali paesi europei.
  • ePrice → marketplace italiano, vende prodotti appartenenti a molte categorie, ed è ormai largamente diffuso.
  • Spartoo → se si vuol vendere abbigliamento e calzature, questo potrebbe essere il marketplace giusto. 
  • Vepee → basato sulle vendite Flash Sales, ovvero promozioni a tempo dedicate solamente agli iscritti. Il pubblico di questo portale è quindi composto per lo più di utenti fidelizzati.


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