La crescita ormai costante dello shopping online pone l’importante questione se sia ancora conveniente affiancare il sito web a un tradizionale negozio “brick-and-mortar”. Scoprirete in questo articolo di Qapla’ che, per quanto l’apparenza possa indicare il contrario, ci sono ancora 6 validi motivi per mantenere o addirittura aprire un negozio fisico a fianco di uno online.
Amazon nello scorso gennaio ha aperto il suo primo store “Amazon Go” a Seattle e prevede di aprirne altri 400. La componente hi-tech, tuttavia, non manca: tramite apposita app, sarà possibile fare la spesa senza passare dalla cassa, in quanto il sistema rileverà automaticamente i prodotti che vengono prelevati o restituiti sugli scaffali, tenendone traccia in un carrello virtuale come se fossimo sempre sul sito di Amazon – omnicanalità alla sua massima espressione, insomma. Ciò segue la più ampia strategia di espansione nel mondo della grande distribuzione avviata con l’acquisto della catena di prodotti alimentari biologici “Whole Foods” (più di 450 supermercati in tutti gli USA). Anche la concorrenza non è rimasta a guardare: Google ha firmato un accordo con Walmart, dove mira a sperimentare lo shopping tramite assistente vocale. E anche in Italia stiamo cominciando ad assistere ad un fenomeno del genere, con Facile.it che ha annunciato il lancio della propria rete di negozi in franchising. Quali sono dunque le ragioni per questo cambio di tendenza?

1. Aumento della Brand Awareness e di conseguenza del traffico organico verso il sito eCommerce: la visibilità in certe vie di alcune città o in centri commerciali è ancora un notevole vantaggio competitivo.
2. Crescita delle Vendite: la possibilità di acquistare offline allarga la potenziale clientela intercettando coloro che per svariate ragioni preferiscono ancora comprare “alla vecchia maniera”. Secondo iQmetrix, infatti, l’ 85 % dei consumatori esprime quest’ultima preferenza e il 60 % di chi acquista in negozio afferma di farlo perché vuole provare e toccare i prodotti. Altre motivazioni sono legate al desiderio o esigenza di avere subito il prodotto oppure di risparmiare sulle spese di spedizione.
3. Avere un Rapporto Diretto con i Clienti per comprendere i loro desideri, necessità e lamentele: per quanti dati si possano raccogliere online sul comportamento dei consumatori e sui loro profili, niente è in grado di eguagliare la conoscenza dal vivo. E’ con questo spirito che Amazon ha aperto i suoi punti vendita Amazon Books e Amazon Go: saranno luogo ideale per raccogliere informazioni sulle attitudini e predilezioni della propria clientela.
4. Possibilità di Organizzare Eventi e Offrire esperienze : un brand aperto verso il mondo esterno e che permette di interagire col proprio staff è ben percepito rispetto alla concorrenza.
5. L’esperienza in negozio può diventare omni-canale tramite la Condivisione sul web di Foto, Video e altri Contenuti multimediali da parte dei clienti, aumentando la brand awareness e generando anche traffico verso il sito o i canali social aziendali. Inoltre il negozio può dotarsi di tecnologie che integrino esperienza online e offline, come i QR codes o la Realtà Aumentata, riducendo il confine tra i due mondi fino a farlo scomparire.
6. Il negozio può diventare un Centro di Distribuzione dei prodotti acquistati online. Molti eShoppers, infatti, preferiscono ritirare la merce presso il punto vendita o perché non sono reperibili per la consegna a domicilio o su luogo di lavoro o per abbattere le spese di spedizione. Questa è anche una soluzione profittevole per il merchant: infatti, secondo uno studio di UPS, il 45% di coloro che ritira in negozio acquista anche altri oggetti durante l’attesa del proprio ordine.
In conclusione, a livello strategico, sarebbe appropriato considerare ancora la preziosa opzione dello store fisico da parte delle aziende che vendono solo o anche online, seppure in modo del tutto rinnovato: il negozio offline dovrebbe essere visto come un prolungamento il più possibile naturale dell’esperienza sul sito e un mezzo che consente una serie di vantaggi non replicabili (o non ancora almeno) nella realtà virtuale.
Fonti:
https://it.businessinsider.com/dalle-commerce-al-negozio-fisico-e-non-viceversa-amazon-chiama-litalia-risponde/
www.insidemarketing.it/ecommerce-perche-aprire-negozio-fisico/?IM=ArgArt
UPS, Pulse of the Online Shopper, 2016