Alleviare la nostalgia dei prodotti italiani per chi vive stabilmente all’estero, con “rifornimenti” veloci e al giusto prezzo: è questa la missione di MammaPack, che dal 2018 utilizza Qapla’ per monitorare queste preziose spedizioni e inviare notifiche personalizzate sul tracking.
L’idea di portare online il così detto “pacco da giù” – già presente nella nostra tradizione – è merito di due ragazzi, Flavio Nappi e Romolo Ganzerli. L’eCommerce ha riscosso successo e continua a crescere, essendo entrato nei cuori e nelle abitudini di ha cambiato paese ma desidera mangiare un prodotto presente quotidianamente sulle nostre tavole o usare articoli per la casa o la cura del corpo che si trovano solo nei supermercati italiani.
1. Ciao, Flavio, innanzitutto complimenti per l’idea e soprattutto l’esecuzione di un’iniziativa direi unica e soprattutto cara a tanti italiani sparsi per il mondo..Devi assolutamente raccontarci come è nata l’intuizione!
L’intuizione è nata qualche anno fa dall’esigenza di risolvere un problema quotidiano che io e Romolo, co-fondatore di MammaPack, riscontravamo a Parigi durante l’ultimo anno di Master. Cercavamo prodotti italiani diversi da quelli disponibili localmente perché sono di migliore qualità e hanno una componente emotiva significativa per gli expat. Ne trovavamo solo qualcuno. Quando li trovavamo erano cari, l’assortimento era insufficiente ed eravamo comunque insoddisfatti perché dovevamo combinare l’acquisto con prodotti sconosciuti.

2. Quanto incide un’abitudine dei consumatori, già precedente a certa tecnologia, come quella dei “pacchi da giù”, sul successo di un eCommerce come il vostro?
Abbiamo digitalizzato il “pacco da giù”. Prima si poteva ricevere ma l’organizzazione è assolutamente sconveniente ed inefficiente a causa del tempo per l’acquisto dei prodotti, l’imballaggio precario, la consegna alle poste o al corriere, i prezzi di spedizione. Preparare e ricevere un pacco così è una vera incognita. Con MammaPack il processo è decisamente più facile e l’abitudine si è sposata perfettamente con la tecnologia.
3. Navigando sul sito, si fa subito notare il menù delle categorie, che sembra strizzare l’occhio a comunicazioni tipicamente familiari (“hai mangiato?”). E’ stato fatto uno studio di User Experience e anche di tone-of-voice in questo senso?
MammaPack è la casa, il rifugio, la stanza dei ricordi per gli italiani all’estero. Banalmente, anche il testo utilizzato per le categorie può trasmettere emozioni. Così, la categoria “cura della casa” diventa “olio di gomito” e “infanzia” diventa “9 mesi dopo”. Crediamo fortemente che navigare su MammaPack debba essere come conversare con un amico/a, trovando ciò che si desidera e ricordando le emozioni che i prodotti hanno scandito durante l’adolescenza. All’estero, siamo tutti sulla stessa barca, quindi teniamo a rafforzare uno spirito solidale e di assistenza reciproca. E’ un servizio nato da Italiani all’estero per gli Italiani all’estero: tutti vogliono bene a MammaPack!

4. Qual è il segmento demografico che compra maggiormente su MammaPack? Quali i Paesi più serviti?
I profili degli interessati al servizio sono molteplici: la generazione yuppies degli anni ’80, i millennials, le neo-Mamme all’estero ma anche le Mamme Italiane che desiderano inviare ai propri figli i prodotti di cui si fidano. Fino ad oggi, accedere ai prodotti italiani all’estero era proibitivo a causa dei prezzi elevati e alla scarsità della gamma.
Maggiormente troviamo il profilo delle famiglie, il cliente tipo ha fra i 25 – 45 anni. I Paesi più rappresentativi sono la Germania, Francia, il Benelux e Regno Unito. Ci sorprende sempre vedere come i MammaPack arrivino ovunque in Europa: la capillarità è uno dei fattori chiave di successo. Poter consegnare la spesa con una scelta fra migliaia di prodotti, dove questi non sono disponibili, pagando il giusto prezzo, è il mix vincente che ci rende felici.
5. Una curiosità: quant’è la fetta di acquirenti dall’Italia sul totale, pur essendo un servizio pensato per l’estero?
Per il momento poca, nonostante ciò, spediamo anche in Italia. Siamo nati per soddisfare il mercato estero e abbiamo ancora tanti Italiani all’estero che ci comunicano le loro esigenze. La pratica della spesa online è ancora poco diffusa in Italia e gli attuali modelli di distribuzione online sono poco solidi.
6. Parlaci di qualche novità per il futuro: quali prodotti pensate di introdurre nei vostri pacchi nei prossimi mesi? E quali Paesi raggiungerete?
Abbiamo già una varietà di oltre 10.000 referenze tra alimentari, bevande, cura della casa e della persona, infanzia… che soddisfano i clienti. La volontà è di introdurre anche i prodotti del territorio, valorizzando i produttori locali e le virtù delle tradizioni culinarie.
Il sogno, per definizione, è quello americano! Lavoriamo a stretto contatto con i brand più importanti fra i 900 che distribuiamo. Collaboriamo quindi per implementare una strategia vincente e vedere così migliaia di MammaPack: dalla East alla West Coast.
7. Qual è l’organizzazione a livello logistico per le spedizioni nei vari Paesi? Utilizzate più magazzini o servizi esterni?
Utilizziamo più magazzini e affidiamo le spedizioni ai corrieri più appropriati per ogni spedizione. Il servizio utilizzato è quello standard che consente di avere 48/72/96 ore di transito in base al Paese di destinazione.

8. Quali vantaggi ha portato l’adozione di Qapla’? Come ha inciso sul workflow del post-vendita all’interno di MammaPack?
Qapla’ è il miglior amico delle spedizioni, e anche di MammaPack! Ha sicuramente facilitato il processo di generazione di lettera di vettura ma soprattutto del monitoraggio dello stato delle spedizioni. In più, il servizio di ticketing integrato ci consente di interagire con il destinatario a vantaggio dell’assistenza che forniamo. Aver integrato Qapla’ ha reso scalabile ed efficiente il processo di post-vendita di MammaPack.
9. In che modo state personalizzando le comunicazioni legate al tracking? Quali risultati state ottenendo?
Visti i nuovi servizi che offre Qapla’, stiamo studiando il contenuto più appropriato per le comunicazioni al cliente. Indubbiamente manterremo lo stile MammaPack che si contraddistingue per l’efficacia del messaggio e la leggerezza dei testi. Al momento utilizziamo solo la pagina di tracking pubblico dove il destinatario è invitato a pianificare con il corriere le opzioni di consegna (fascia oraria, data, autorizzare a lasciarlo al vicino, etc). “Sfruttare” lo spazio del tracking per iniziative editoriali o pubblicitarie è sul tavolo per il prossimo trimestre.
10. Una domanda per chiudere con un sorriso: se ti trovassi all’altro capo del mondo, quale sarebbe il prodotto italiano al quale non sapresti proprio rinunciare?
Da Napoletano, non saprei rinunciare al Caffè (Passalacqua!). Invito quindi i lettori di passaggio per Napoli a prendere un caffè… siamo in Galleria Umberto.
Ringraziamo Flavio per questa intervista e per tutte le curiosità che ci ha raccontato su MammaPack (qui il link al sito). Lasciare la propria terra e le proprie abitudini, soprattutto quelle culinarie, non è semplice, ma grazie al vostro progetto siamo sicuri che molti italiani all’estero possano ritrovare un pò di “casa”!
A proposito di Qapla’:
Qapla’ è la piattaforma SaaS che aiuta store come MammaPack ad avere il controllo in ogni momento sulle spedizioni di tutti i corrieri tramite un’unica dashboard user-friendly e le converte in un’eccezionale canale di marketing, grazie alla personalizzazione dei messaggi sulla consegna: tracking page online e email transazionali. Il destinatario apre queste comunicazioni brandizzate con altissima frequenza (open rate > 70%) e si dimostra molto sensibile ad offerte e/o call-to-action (conversion rate medi superiori al 4%).
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