eCommerce Italia 2023 - Casaleggio Associati

eCommerce Italia 2023: i numeri, le classifiche e i fenomeni principali dall’evento di Casaleggio Associati

Il 18 Aprile 2023 si è svolto a Milano l’evento “eCommerce Italia 2023” organizzato da Casaleggio Associati, con un’ottima partecipazione di pubblico sia offline che online. Qui raccogliamo i principali numeri e trend che sono emersi nelle relazioni e nelle tavole rotonde, a cui hanno partecipato alcuni clienti Qapla’ e anche alcuni partner (come Clearpay e VTEX):

Lo scenario dell’eCommerce nel 2023 in Italia e nel mondo secondo Casaleggio Associati

Nel corso dell’evento, Davide Casaleggio, a nome della Casaleggio Associati, ha presentato il report annuale eCommerce Italia 2023. Al suo interno, sono contenute analisi profonde dello stato attuale dello shopping online e stime sulle evoluzioni future sia in Italia che nel mondo, da molteplici punti di vista. Partendo dai numeri di fatturato, Casaleggio ha fatto notare che l’eCommerce è quel settore che – se escludiamo l’anno della grande crisi globale dei mutui subprime del 2008 – è sempre cresciuta con tassi a due cifre percentuali, mentre il resto dell’economia è cresciuta a una cifra percentuale (se non ha fatto passi indietro, come per alcuni settori durante il lockdown). L’analisi di questo anno è la prima scevra da anomalie dovute alle chiusure dei negozi fisici o limitazioni sugli spostamenti, quindi più “veritiera” rispetto agli anni passati. È stato stimato che il fatturato globale dell’eCommerce supererà i 6.000 miliardi $ nel 2023 e gli 8 mila miliardi $ nel 2026. Per avere un raffronto, il PIL dell’Italia nel 2022 è stato quasi di 2.000 miliardi €.

Il più interessante fenomeno che si è verificato nel 2022, e che sta proseguendo nel 2023, è stata la diminuzione dei prodotti venduti online, accompagnata però da un aumento del fatturato del 9,7%. Ciò si spiega con l’inflazione che per la prima volta ha interessato anche l’eCommerce (quella su base annua è stata del +8,1% nel 2022 secondo l’ISTAT). Di conseguenza, non possiamo parlare di una crescita reale. In particolare, in Italia, la crescita annuale del fatturato è stata del 18,58% ma gran parte di essa è da imputare, appunto, all’inflazione.

Nel caso del commercio elettronico, la lievitazione dei prezzi è stata generata anche dall’aumento vertiginoso del costo dei trasporti e in particolare dei container, soprattutto per chi importava dalla Cina o dall’Asia in generale, come si può vedere dal grafico qui sotto. Adesso la situazione si sta riequilibrando, tornando verso i costi del 2020, ma nel frattempo sono emersi altri produttori alternativi.

Costo dei trasporti di merce dalla Cina nel 2022 - eCommerce Italia 2023 | Qapla' Blog

Altri trend interessanti che sono stati registrati dal report Casaleggio Associati sono il cambiamento in corso di diversi grandi eCommerce verso il modello marketplace, permettendo a merchant più piccoli di vendere sul loro store e uno spostamento del baricentro mondiale dello shopping online verso l’Asia, in particolare l’India e la Cina, che, da sole, cubano la metà del traffico mobile nel 2022, un dato impressionante.

Nell’immediato futuro, il report prevede per l’eCommerce in Italia una crescita del 17% nel 2023, sommando prodotti e servizi. Viene fatto anche notare che, dal momento che tutti i primi store nel nostro Paese sono stranieri, servirebbero molti più capitali per permettere ai nostri merchant di tentare di scalare le posizioni e competere con i big, oltre a un rinnovato modo di presentarsi online e di offrire un servizio unico, irripetibile altrove.

evento eCommerce Italia 2023 - Casaleggio Associati | Qapla' blog - 18 aprile 2023

Integrare vendite online e offline: la testimonianza di KIKO

Diego Morgandi, Global eCommerce Director, KIKO Milano, è stato intervistato in una tavola rotonda in merito all’integrazione tra fisico e digitale, argomento di cui si parla ormai da anni. Secondo Morgandi e secondo la visione di KIKO, l’omnichannel è l’elemento cardine di tutta la strategia aziendale e non è mai stato così rilevante come negli ultimi 2 anni. I marketplace stanno crescendo molto, di conseguenza i retailer devono offrire del valore aggiuntivo rispetto a quanto il cliente può trovare sul marketplace o sui grossi store multi-brand (nella cosmetica esistono rilevanti player, anche in Italia, che sono grossi rivenditori e funzionano quasi come da marketplace Beauty, anche se acquistano tutto dai fornitori). Questo “quid” in più è, senza alcun dubbio, secondo Diego Morgandi di KIKO, il servizio, che include: l’assistenza durante l’acquisto, il mondo della realtà aumentata come il virtual make up, la logistica e il supporto durante le spedizioni.

Vendere prodotti “Colour Cosmetics” online non è semplice perché molto dipende dalla risoluzione e dalla resa dei colori dello schermo di computer e soprattutto dei dispositivi mobile. Il virtual make up è stato rilasciato da KIKO nel maggio del 2020, anche se, in precedenza, questa necessità non era sentita, specialmente in negozio. Invece, questo servizio è stato richiesto in maniera massiccia dai retailer fin dal rilascio e ancor prima, perché i prodotti non potevano essere provati in negozio durante il lockdown. È stato un ponte decisivo tra online e offline.

Del servizio al cliente dell’eCommerce fa parte anche quello legato alla gestione e la comunicazione del tracking delle spedizioni, attraverso la piattaforma Qapla’. A differenza di marketplace e store multi-brand, KIKO ha negozi a gestione diretta con propri dipendenti: è un elemento differenziante preziosissimo e non ancora sfruttata al massimo del suo potenziale. Ciò permette, ad esempio, di prenotare sul sito una consulenza legata al trucco e alla prova dei prodotti in negozio. Le iniziative possono nascere online e giungere a compimento nel mondo fisico o può anche capitare l’inverso, sempre con il perno del servizio unico. KIKO si sta, infatti, trasformando in un “Beauty Advisor“.

I trend principali: aumento dei prezzi, AI-Commerce e Conversational Commerce

Tornando sull’aumento dei prezzi, dovuta al rincaro dei trasporti e delle materie prime, la ricerca di Casaleggio Associati ha rilevato che il 41% dei merchant ha cercato di mantenere i prezzi in linea, diminuendo i margini, il 31% ha diminuito gli sconti (quindi ha innalzato il il prezzo medio annuale), mentre il resto ha scelto strategie alternative, come le promozioni legate solo a prodotti di fascia alta. Riguardo alle strategie commerciali, gli eCommerce italiani stanno cercando sempre di più di espandersi cross-border, perché all’estero si compra di più online e si possono trovare nuove fonti di guadagno a compensare la riduzione dei margini. Questo avviene, per motivi logistici, soprattutto sul mercato europeo.

Un trend sulla bocca di tutti al momento è l’Inteligenza Artificiale. In particolare, Davide Casaleggio ha parlato di AI-Commerce, ovvero una nuova modalità per la gestione della vendita online, dove come utenti parleremo con tecnologie di linguaggio avanzato in tutte le varie fasi. Si è ventilata anche l’ipotesi che l’AI generativa potrà essere ingrado di generare “schede prodotto su richiesta” dell’utente (ad esempio, in campo fashion). L’esempio che si è portato è quello del colosso cinese Shein che già ora, prima dell’implementazione dell’AI in modo massiccio (è usata solo per prevedere le richieste dei consumatori e intercettare le nuove tendenze), riesce a mettere sul mercato 25.000 – 30.000 nuovi prodotti ogni settimana, secondo un modello “ultra-fast fashion“. Questo modello è andato a competere, sia in termini di fatturato che di notorietà del brand, con quello di big player come Zara o H&M che, invece, mettono online lo stesso numero di nuovi prodotti in un anno. Si può ipotizzare che con l’utilizzo dell’AI generativa, lo stesso numero di nuovi articoli può essere messo sul mercato in un giorno, anche attraverso l’uso di stampanti 3D, valutando l’impatto in termini di costi.

Secondo l’indagine di Casaleggio Associati (qui il report completo), per il 30% degli intervistati ci sarà un impatto significativo dell’Intelligenza Artificiale sulle vendite online entro un anno, per il 6% entro 3 mesi, per il 38% entro 3 anni. Secondo Caseleggio, l’ipotesi più plausibile sembra essere quella dei prossimi 12 mesi e l’AI avrà lo stesso impatto sulle attività economiche che ha avuto l’approdo dell’elettricità o di internet.

Intervento di Charles a eCommerce Italia 2023 - Casaleggio Associati | Qapla' Blog

Tornando alle tendenze del presente, ha fornito un contributo molto interessante in merito al Conversational Commerce (o CCOM) Olivia Pavoni, Account Executive di Charles, la piattaforma che fa leva su WhatsApp per dialogare coi clienti dell’eCommerce e fidelizzare i clienti già acquisiti. In particolare, tramite i casi studio di Barò Cosmetics e Venezianico, è stato mostrato il ruolo chiave di WhatsApp nel diminuire il costo d’acquisizione e aumentare il life time value, attraverso una migliore Customer Experience e la costituzione di un gruppo di affezionati al brand (come i collezionisti di orologi). Ricordiamo che WhatsApp, grazie ai suoi tassi di apertura ~99% è un ottimo canale anche per la comunicazione, in tempo reale, dell’avanzamento della spedizione.

Se vuoi approfondire questi e altri temi, puoi scaricare il whitepaper Qapla’, scritto insieme ai partner LiveHelp, Skeepers e InPost sui trend eCommerce 2023 qui.

La classifica 2023 degli eCommerce in Italia secondo Casaleggio Associati

Casaleggio Associati ha stilato la classifica 2023 degli eCommerce “più popolari” che vendono in Italia (quindi tutti gli store online, nazionali e stranieri). Il criterio scelto è basato sul numero di visitatori unici secondo SEMrush, rilevanza del brand secondo stime di Casaleggio Associati, il tempo medio e il bounce rate delle visite sui rispettivi siti. Come sempre, questo istituto considera nello stesso bucket siti eCommerce di prodotti fisici e di servizi, per un totale di 3118 aziende che hanno venduto in Italia nel 2022. A parte la risalita di 6 posizioni di Leroy Merlin e di 4 posizioni di Trenitalia, non ci sono grandi sorprese nella top 10 generale che è la seguente:

  1. Amazon
  2. eBay
  3. Subito
  4. Booking
  5. Trenitalia
  6. Leroy Merlin
  7. Media World
  8. Ikea
  9. Unieuro
  10. Samsung

Tra gli store a maggior crescita in Italia, ci sono, nei primi 5 posti, Vinted, Ticketone, Starcasinò, Vivaticket e Docpeter. È molto interessante scendere nell’analisi a livello di industries:

  • Food: il primo posto va a JustEat, con il nostro cliente Tannico al quarto posto;
  • Fashion: si aggiudica la prima posizione Zalando;
  • Home: la prima posizione va a Leroy Merlin (integrato con Qapla’ come marketplace);
  • Editoria: il sito eCommerce più popolare è, secondo questa classifica, IBS (il cui marketplace è anch’esso integrato a Qapla’);
  • Electronics: vince la competizione Mediaworld;
  • Beauty: abbiamo Notino al primo posto e il nostro cliente KIKO al sesto posto;
  • Sport: qui al primo posto si impone Decathlon;
  • Giocattoli e Bambini: vince LEGO (uno dei pochi eCommerce al primo posto che è anche produttore dei propri articoli in vendita), con i nostri clienti Prenatal al terzo posto, Bimbostore al quinto posto e Family Nation al decimo posto,
  • Pharma: eFarma al primo posto, con i nostri clienti Farmacia Loreto, Farmasave e Top Farmacia, rispettivamente al terzo, quinto e decimo posto;
  • Auto e Moto: la medaglia d’oro va a Auto-doc, con il nostro cliente Motoabbigliamento all’ottavo posto;
  • Jewelry: sul primo gradino del podio Pandora, con il nostro cliente Gioiapura al terzo posto;
  • Pet: vince Zooplus, con i nostri clienti Arcaplanet, Bauzaar e PacoPet Shop, al secondo, sesto e settimo posto.

Puoi consultare la classifica completa qui.

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