SEO E LOVE

SEO&LOVE: dove le Tecniche di Comunicazione incontrano la Creatività

Il 2 Marzo a Verona abbiamo partecipato a SEO&Love, l'evento dedicato a Content Marketing, Comunicazione e Branding, ricco di contenuti e ospiti. Leggi il Racconto di Qapla'.

Sabato 2 Marzo a Verona Qapla’ ha partecipato con piacere all’evento per eccellenza per gli amanti del Content Marketing e Brand Communication: SEO&LOVE. Il fil rouge della giornata è stata, nella città di Romeo e Giulietta, la “storia d’amore” che deve esserci tra conoscenza tecnica e tool efficaci, da un lato, e creatività e ingegno, dall’altro: questa è l’essenza di SEO&LOVE.

La giornata è stata frizzante e ricca di spunti e di interventi, oltre che organizzata in modo impeccabile e ben godibile: nonostante i tanti ospiti, ognuno ha aggiunto qualcosa di diverso e mai una comparsata commerciale o fine a se stessa, il tutto inserito nel percorso pensato ed esposto dagli organizzatori Salvatore Russo e Giulia Bezzi.

Gli Argomenti Trattati

La Voce del Brand

Da più speaker è emersa innanzitutto il richiamo ai brand a prendere posizione e a farlo, naturalmente, in modo appropriato per l’audience a cui ci si rivolge. E’ sempre più importante, dal lato delle aziende, la condivisione dei valori con il proprio pubblico e, dal lato dei consumatori, le persone sono sempre più sensibili dalle questioni socio-culturali e rimangono positivamente o negativamente legate per lungo tempo a un messaggio lanciato da un brand. Significativo è il tema della Diversità – così detto “D & I, ovvero Diversity and Inclusion -, da intendersi come ricchezza della società, come hanno sottolineato Francesca Vecchioni e Gabriella Crafa. Dobbiamo ancora imparare a comunicare online ad alcuni segmenti di pubblico, come disabili, terza età o minoranze (di grande impatto il case history di Coca Cola con la campagna di sensibilizzazione This Coke is a Fanta in Brasile) .

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Alessio Beltrami spiega la sua metafora su Iliade e Content Marketing

Alessio Beltrami, proseguendo su questa linea, ha puntato il dito verso certi tipi di  comunicazione accomodante o neutra dei brand. “Ogni attività di Marketing si basa sul Conflitto: questo fa emergere la nostra Identità ha affermato, con una potente metafora basata sull’Iliade, il poema che per eccellenza ha sviluppato i 3 macrotemi di Guerra, Amore e Viaggio “in ogni comunicazione occorre far emergere un Problema a cui si offre una Soluzione, proprio come alla fine di un viaggio e dopo aver sciolto una tensione.  Parlare di Amore per un’Azienda significa mostrare le proprie debolezze, così come facevano gli dei pagani dell’Olimpo

E’ salito sul palco di Palazzo della Gran Guardia a SEO&Love anche Andrea Fontana, uno dei pionieri italiani del Corporate Storytelling. Nel suo intervento intitolato “Siamo tutti Man in Black” Andrea ha spiegato come ormai viviamo non più nel reale ma nel “realistico”, dove i contenuti che creiamo e distribuiamo hanno una forte componente percettiva e hanno sempre molteplici punti di vista. Nasce così il Perception Management, con cui dar vita a un “Campo di Realtà”, ovvero un insieme di condizioni fisiche, emotive e cognitive che rendono un messaggio realistico.

Brand Journalism: come far parlare di sè

Un altro tema trattato è stato quello del Brand Journalism, ovvero le notizie generate dalle aziende ma di interesse pubblico e quindi pubblicabili da agenzie e giornali. Non deve consistere in “marchette” – spesso non dichiarate, ma fin troppo evidenti – ma deve consistere nell’attuare le dinamiche giornalistiche alla corporate communication. Significa intercettare all’interno della vita dell’azienda qualcosa di informativo (e se possibile anche di emotivo) per il giusto pubblico e far parlare il più possibile terze parti di ciò che si sta realizzando: molta comunicazione (l’80% di una strategia) dovrebbe basarsi sulla divulgazione di quei dati che possono essere interessanti a livello di scenario e di cui oggi dispongono in gran quantità tutte le società.

Neuro Marketingprevedere le scelte

Quando pensiamo a come comunicare, sarebbe di grande aiuto anche conoscere – o meglio prevedere – quale reazione provocherebbe un certo tipo di messaggio o di proposta di vendita nella mente del nostro pubblico. Come spiegato da Giuliano Trenti, per anticipare le scelte dei potenziali consumatori, dobbiamo concentrarci su quale desiderio vogliamo soddisfare, tenendo conto del primario ruolo della dopamina nel “sistema delle ricompense“. Fondamentale è sempre più la primissima impressione che si ha nei confronti di un prodotto o di un brand e su questa possono essere decisivi l’elemento di contrasto ( si veda il Decoy Effect o “effetto esca”) e la semplicità e comprensibilità del messaggio.

Artificial Intelligence: chi la teme?

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Alessio Semoli, AI Marketing a SEO&LOVE

Dopo aver provocatoriamente interrogato la platea su chi abbia paura degli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale, Alessio Semoli ha fatto il punto sullo stato dell’arte del settore, sicuramente uno dei più chiacchierati oggi nel mondo tech. L’Apprendimento automatico
(Artificial Narrow Intelligence) per risolvere problemi semplici (dal comprendere il parlato alle traduzioni al giochi di interazione col computer) è già alle nostre spalle. Oggi è il tempo dell‘Artificial General Intelligence, dotata di capacità tipiche dell’essere umano e capace di prendere delle decisioni in precedenza affidate agli umani.

Questa tecnologia sta avendo e avrà sempre più impatto sul marketing, in quanto le macchine sono in grado di gestire micro-campagne (anche 1to1) che gli esseri umani non sono in grado di seguire.

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Salvatore Russo premia Oscar Di Montigny

Ma, come richiamato da Oscar Di Montigny – premiato all’evento come Comunicatore Universale 2019 – le macchine danno solo risposte, mentre sono gli esseri umani a dover porsi le giuste domande. E’ tutta questione di approccio: l’intelligenza artificiale non ha bias, ovvero pregiudizi o opinioni non data driven, ma erediterà i bias di chi l’ha programmata. Secondo Oscar e il suo concetto di “economia sferica” va rimesso l’uomo al primo posto e i suoi valori fondamentali, nell’ottica di generare gratitudine e agire per il bene, anche per quel che riguarda le aziende (e il profitto non è afffatto esluso da questa visione).

A SEO&Love si è inoltre parlato di Influencer Marketing, con molti casi studio, dal fashion al food al mondo mamme e prima infanzia, di quello che attraverso questa leva di marketing si può fare per il mondo del volontariato e terzo settore, insieme a Luca La Mesa.

Altri interessanti spunti sono arrivati a proposito di Voice Search e di come ottimizzare la ricerca su questo canale grazie ad Esther Checa: entro il 2020 è previsto che il 50% delle ricerche sarà vocale e questo cambierà ogni ragionamento sulla SEO, visto che sfrutterà solo in parte Google (ma anche Siri, Alexa, Bing, ecc.).

Infine, un altro prezioso insight ha riguardato il mercato eCommerce cinese: Giulia Yang (Triboo) ha spiegato come in Cina sia “proibito” utilizzare alcune keyword (legate alla politica o alla sfera sessuale) e sia fondamentale essere presnte su molteplici canali e piattaforme, più che in Occidente; il mobile inoltre è molto più utilizzato (90% di chi naviga online).

Qapla’ non vede l’ora di partecipare a uno dei prossimi numerosi appuntamenti organizzati da “&LOVE”, curiosi di approfondire ancora la“relazione d’amore” tra i contenuti, i sentimenti e le tecniche di conversione utilizzate nel Digital Marketing.

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