Nell’ottobre del 1971 Ray Tomlinson ha inviato il primo messaggio di posta elettronica, il resto è storia! La grande diffusione di questo mezzo di comunicazione lo ha reso perfetto per promuovere vendite e servizi di ogni genere e tenere i contatti con clienti e futuri clienti. Vediamo insieme come scrivere una newsletter che converta!
- Che cos’è il direct email marketing?
- Perché inviare newsletter?
- Come impostare l’oggetto di una newsletter
- Tips per scrivere il corpo di una newsletter
- Call-to-action is king
- Calendarizza, segmenta e analizza
Che cos’è il direct email marketing?
Ogni giorno vengono inviate milioni di email: di queste alcune sono a scopo puramente promozionale e sono le DEM (direct email marketing).
Le email sono un canale di comunicazione diretto e personale con l’utente e, per poterle inviare, devi avere il consenso del destinatario. Se da un lato questo restringe il bacino di utenza, dall’altro lo rende più specifico e quindi migliore per la promozione e la conversione. Dai dati risulta che per ogni dollaro speso ci sia un ritorno di investimento di circa 44$ (Business.tutsplus).
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Fanno parte del direct email marketing tutti quei messaggi di posta elettronica che ricevi dopo che hai dato il tuo consenso e che contengono codici sconto, promozioni personalizzate, reminder sui tuoi carrelli abbandonati o sui tuoi prodotti preferiti.
Ci sono delle categorie di email che non nascono esclusivamente per la promozione, ma che si prestano comunque a contenere messaggi pubblicitari. Ad esempio le newsletter, che sono tecnicamente più informative e di divulgazione, e le email transazionali — che riguardano appunto le transazioni economiche o altre azioni compiute sui siti web (non necessariamente il check-out) — sono perfette per essere personalizzate con qualche piccola aggiunta promozionale.
Implementando una buona strategia di direct email marketing potrai ottenere ottimi risultati e fidelizzare i tuoi clienti. Secondo il B2B Email Marketing Benchmark Report, il 74% dei marketer che operano nel segmento B2B dichiarano che il direct marketing è determinante per il loro successo.
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Perché inviare newsletter?
La maggior parte degli utenti, circa il 72%, preferisce ricevere informazioni promozionali via email, mentre solo il 17% predilige i social (comcart).
Per questo devi includere nelle tue strategie l’invio di email.
Anche se fossero solo a scopo informativo o di divulgazione avrebbero comunque il pregio di mantenere la tua relazione con il cliente e ricordargli la tua esistenza. Certo che se, oltre a dargli qualche buon contenuto o la conferma di un ordine, gli invii anche un codice sconto personalizzato le possibilità che torni sul tuo sito e acquisti di nuovo si moltiplicano moltissimo!
Inviare email anche a scopo puramente informativo, ma ben costruite e con contenuti ricchi di sostanza incrementa moltissimo la brand awareness. Ogni invio è un’occasione per comunicare con i tuoi clienti e dargli la possibilità di conoscerti e di sentirsi “coccolati”. Potrai usare questo spazio anche per rendere partecipi tutti loro che ti seguono delle tue scelte etiche e dei tuoi progressi.
Usa le email per farti conoscere e per regalare benefit agli utenti che rientrano nel tuo target, questo ti porterà ad avere una sorta di dialogo con loro: a seconda di come ti risponderanno capirai come muoverti.
Resta sempre una buona idea usare questo mezzo anche per chiedere feedback sui tuoi servizi e prodotti, renderai così il dialogo bilaterale, coinvolgendo l’utente e permettendogli di esprimersi.
Quando gli utenti si sentono ascoltati, valorizzati e riescono a identificarsi in un’azienda le diventano davvero fedeli, e questo è preziosissimo.

Come impostare l’oggetto di una newsletter
Se i tuoi contatti leggeranno o no le tue comunicazioni dipende anche dall’oggetto dell’email. Anzi soprattutto dall’oggetto!
Gli utenti scelgono quale email aprire in base alle anteprime che sono composte da mittente, oggetto e preheader. Tieni conto che solo parte dei testi che scriverai verranno visualizzati da chi riceve le email, quindi scrivi in modo conciso e chiaro, che faccia intuire il contenuto della comunicazione e lo invogli ad aprirla. Le modalità di visualizzazione delle anteprime negli editor di posta cambiano a seconda del device utilizzato, quindi metti il meglio all’inizio!
Il mittente è facile da curare, usa il nome del tuo brand e il gioco è fatto. Per quanto riguarda l’oggetto invece dovrai fare un grandissimo lavoro di sintesi, che per chi scrive è uno dei processi più complessi. Quando lo fai cerca di chiederti qual è il punto forte della comunicazione che invii, non cercare di fare il misterioso e non essere ambiguo.
Per quanto riguarda il preheader invece puoi permetterti di lasciare qualcosa in sospeso, magari giusto per invogliare alla lettura!
Tips per scrivere il corpo di una newsletter
Ogni comunicazione che invii deve essere innanzi tutto coerente con l’immagine coordinata del tuo brand; immagina lo sgomento se, all’apertura della newsletter di un brand che segui e che ti piace, ti trovassi davanti a delle grafiche che non lo rappresentano!
Chiaramente i contenuti dovranno sempre essere curati nei minimi dettagli: immagini belle ed esplicative, testi chiari e ben leggibili. Chiaramente l’equilibrio tra testo, immagini e vuoti è fondamentale, quindi non temere di lasciare anche degli spazi bianchi: sono molto utili ad alleggerire il corpo della email e a rendere più leggibile il testo.
A seconda del settore in cui lavori ci sono diversi metodi per rendere accattivante il contenuto delle tue newsletter. Se ti occupi di design, moda, cosmetici e prodotti simili le immagini avranno una grande importanza nella tua comunicazione. Se invece vendi servizi allora dovrai usare il testo per spiegare al meglio cosa vendi e come funziona, ma soprattutto i vantaggi del tuo prodotto.

Ecco qui due buone tecniche + 1 tips per venirne a capo facilmente:
Formula PAS
Se darai alle email una struttura argomentativa particolare potrai stimolare la curiosità dell’utente. In questo caso parliamo della formula PAS, un acronimo derivato dalla lingua inglese:
P >> Problem
A >> Agitate
S >> Solve
La struttura prevede di identificare il problema (Problem) dei destinatari. Portarli a chiedersi se stanno facendo abbastanza per risolverlo e cosa stanno facendo, magari usando esempi pratici, spesso riesce a scatenare una reazione emotiva che fa in modo che continuino a leggere.
Si sentiranno compresi e si instaurerà una predisposizione ad ascoltare eventuali soluzioni.
A questo punto puoi diventare ancora più incisivo mettendo in chiaro il perchè il problema deve essere risolto, portando il lettore a continuare (Agitate).
Infine proponi la soluzione (Solve), dagli quello a cui li hai preparati: un sospiro di sollievo.
Usa questa tecnica senza esagerare, altrimenti otterrai l’effetto opposto: se il problema è insormontabile o si sviluppa troppa agitazione sarà difficile che gli utenti finiscano di leggere o che arrivino ben disposti alla fine del testo.
Bucket brigade
La bucket brigade è un semplice periodo chiuso dai due punti, seguiti da un elenco puntato più o meno corposo. Le bucket brigade sono molto efficaci nel convincere le persone a continuare la lettura dell’email e a cliccare sulla call-to-action, vengono usate anche nei blog o in altri testi per il web.
In pratica si introduce un argomento e poi lo si sviluppa per punti, questo mantiene viva l’attenzione del lettore, sia perché alleggerisce il testo, sia perché ne semplifica la comprensione rendendolo più schematico.
Tag dinamico
Qualsiasi cosa scriverai, il testo dovrà essere personalizzato. Questo non significa che dovrai cambiare l’introduzione di ogni email a mano, mettendo il nome di ogni cliente! Ci sono tool che lo faranno per te attraverso i tag dinamici. In pratica personalizzano le email sui dati conosciuti di ogni destinatario. Facile no?
Mobile first (Last but non least)
Fai sempre in modo che la struttura delle tue email sia ben leggibile da smartphone e tablet, che i pulsanti siano cliccabili e che le foto si carichino velocemente. L’attenzione degli utenti è davvero labile, 3 secondi e rischi di perderli!
Call-to-action is king
Molto bene: l’anteprima con il suo oggetto sintetico ha catturato l’attenzione del destinatario, che ha aperto l’email e letto il suo contenuto ben strutturato e coerente con la tua brand identity. Magari qualche prodotto o promozione hanno addirittura attirato la sua attenzione e ora è pronto a tornare sul tuo sito e —perché no — ad acquistare!
Qui entrano in gioco le call to action, ovvero quei microcopy che posizionati sui pulsanti giusti fanno si che tutto il lavoro che hai fatto abbia un senso: la conversione.
Quando scrivi una newsletter o una email promozionale usa call to action chiare e che enfatizzano i benefici più che l’azione che deve compiere l’utente. È meglio evitare le formule generiche e stereotipate, tipo “clicca qui”. Meglio scrivere qualcosa che dia al lettore un’idea chiara del passo che sta per fare, ad esempio “fai decollare il tuo business” oppure “vola alto con il marketing post-vendita”.
Insomma le CTA sono l’ultimo passo — ma non meno importante — prima di arrivare al tuo obiettivo, non trascurarle.

Calendarizza, segmenta e analizza
Per riuscire a confezionare email efficaci e capaci di convertire ci vuole tempo, per questo è necessario calendarizzare gli invii. Preparare un buon piano editoriale ti permetterà di differenziare gli argomenti e fare invii regolari. Al 49% dei clienti fa piacere ricevere email promozionali dai suoi brand di fiducia anche su base settimanale (fonte: Statista), quindi perchè deluderli?
Ma non basta calendarizzare gli invii, è altrettanto importante segmentare il tuo target e differenziare le email e le promozioni a seconda delle caratteristiche delle personas che ne fanno parte. Se sarai preciso nel creare dei gruppi di invio definiti, con caratteristiche peculiari simili, e strutturerai le tue offerte e i tuoi contenuti su questa segmentazione sarà un gioco da ragazzi ottenere dei risultati.
Il tuo lavoro però non finisce qui, per poter strutturare una strategia realmente efficace ed efficiente nel tempo è necessario analizzare sempre tutti i dati possibile.
Per monitorare al meglio tutti gli aspetti dei tuoi invii ti consigliamo di tracciare tutti i link che inserisci nelle CTA, così capirai da quale newsletter arriva il traffico e quale target ha apprezzato di più le offerte. Analizzando a fondo i dati potrai affinare le tue strategie e renderle sempre più efficaci.
Noi di Qapla’ possiamo intanto anticiparti un dato molto interessante: in media il tasso di apertura di email promozionali e di newsletter è del 20%, se hai targettizzato male però può scendere anche all’8%. Il dato davvero interessante però riguarda le email transazionali e le comunicazioni legate allo stato dell’ordine: il loro tasso di apertura supera il 70% e vengono riconsultate anche 17 volte!
Per questo ti consigliamo di sfruttare a pieno queste comunicazioni per promuovere il tuo business, grazie a Qapla’ puoi personalizzare questi messaggi in modo molto semplice e senza togliere tempo alla gestione del tuo core business.
Non ci resta che augurarti lunga vita, prosperità e buone conversioni!
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