fatturazione elettronica

Tutti i Vantaggi della Fatturazione Elettronica

L'adozione obbligatoria dal 2019 della fatturazione elettronica porta con sè molti vantaggi economici e nell'organizzazione del lavoro. Scopri quali.

Il primo gennaio 2019 entrerà in vigore l’obbligo della fatturazione elettronica tra privati, secondo il decreto legge n.79 del 28 giugno 2018 (qui gli ultimi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate).

Quali i vantaggi e gli svantaggi derivanti dall’adozione del nuovo sistema?

Partiamo dai vantaggi. Ogni cambiamento che abbia al centro la Digital Transformation porta generalmente dei benefit alle aziende e agli utenti.

Esiste un primo, importante vantaggio, evidenziato dalle risultanze dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica e eCommerce B2B della School of Management del Politecnico di Milano.

Secondo questo studio, le aziende che producono più di 3000 fatture all’anno godranno di un risparmio economico quantificabile tra i 7,50 e gli 11,50 euro a fattura: sono numeri importanti.

Questo beneficio deriva da risparmi legati alla riduzione dell’impiego di manodopera per le attività di stampa e imbustamento; la gestione della relazione con il cliente (tempi dedicati a capire se la Fattura è effettivamente giunta a destinazione, se è stata presa in carico, se e quando verrà pagata, etc.) e – last but not least – dalla gestione della conservazione, che genera risparmi legati all’eliminazione dei costi di gestione degli archivi cartacei.

Escludendo la conservazione, la Fatturazione Elettronica si dimostra mediamente conveniente rispetto ai modelli di Fatturazione “tradizionali” anche per le aziende più piccole. Diventa poi necessario – ovviamente – saper comparare questi risparmi con il costo della soluzione adottata. Generalizzando ulteriormente queste analisi e proiettandole sull’intero Sistema Paese, la stima del beneficio complessivo legato, per esempio, all’obbligo di Fatturazione elettronica verso la PA, ammonta (a regime) a circa 1 miliardo e 500 milioni di euro all’anno: 1 miliardo lato PA e il resto risparmiato dalle imprese che ne sono i fornitori. Le stime relative alla futura adesione per tutti i soggetti “privati” genera un beneficio potenziale di 60 miliardi di euro. Come 3 leggi finanziarie!

Il vero significato al centro della Fatturazione Elettronica non è, però, solo quello di poter inviare fatture escludendo il cartaceo, bensì quello di stimolare le imprese a emettere, ricevere e gestire documenti transazionali di business in formato elettronico elaborabile.

Il vero valore della Fatturazione Elettronica risiede quindi nel creare cultura digitale, abituando le imprese del nostro Paese – storicamente lente, poco convinte della digitalizzazione delle relazioni B2b e nel passato frenate da un quadro normativo troppo legato al cartaceo – a gestire documenti in ingresso o in uscita in formato elettronico elaborabile.

La gestione strutturata e informatizzata del ciclo amministrativo consente di abbattere tempi ed errori nella gestione dei dati, evita la loro rilavorazione, aumentando così la produttività, assicura la condivisione delle informazioni da parte di tutte le funzioni coinvolte e consente una più semplice e rapida fruibilità del dato. Oltre, naturalmente, alla riduzione dei costi legati al trattamento dei documenti in cartaceo, come ad esempio le spese di spedizione. Esistono anche vantaggi indiretti, come ad esempio l’attivazione di logiche collaborative sia fra direzioni aziendali, sia fra cliente e fornitore. Se poi anche i processi a valle del ciclo amministrativo – in particolare la gestione degli acquisti – sono digitalizzati, i benefici su tutta la “filiera” aumentano in maniera esponenziale. Si arriva a un efficientamento e ad una tracciabilità di tutto il processo.

Ci sono poi diverse altre agevolazioni previste per chi usa la fatturazione elettronica tra privati, per esempio:

  • Esonero comunicazioni delle operazioni blacklist;
  • Esonero spesometro 2017;
  • Esclusione invio modelli Intrastat;
  • Esclusione invio comunicazione degli acquisti effettuati da operatori di San Marino con il modello polivalente e dei contratti stipulati dalle società di leasing;
  • Rimborsi entro 3 mesi successivi alla presentazione della dichiarazione;
  • Esonero dall’obbligo di registrare le fatture emesse e gli acquisti nell’apposito registro;
  • Accertamenti e controlli fiscali ridotti a 1 anno;
  • Esonero dall’obbligo di apposizione del visto di conformità.

E gli svantaggi? Non ci sentiamo di nominarne: il futuro è tracciato e non si torna indietro. Certamente occorrerà investire tempo e risorse, e quindi in un primo step non ci saranno solo PLUS, tuttavia nel medio-lungo periodo la fatturazione elettronica si configura come una soluzione inevitabile e strettamente connessa alla crescita digitale del nostro Paese.

Gian Maria Brega

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