La pandemia ci ha restituito un mondo diverso e minaccioso. Grazie a una partnership esclusiva siamo lieti di annunciare un rivoluzionario sistema per aggirare in un colpo solo tutte le criticità relative a spedizioni e corrieri emerse negli ultimi mesi. Visionario come i migliori film di fantascienza, assomiglia al teletrasporto e ripensa i punti di ritiro in un’ottica glocal, covid-free e finalmente hi-tech.
- Le spedizioni in tempi di Covid19
- Il lato oscuro del tracking
- Una proposta rivoluzionaria
- MADElivery: come funziona e perché ci può far stare bene
- Qapla’ e MADElivery: il prossimo step
Le spedizioni in tempi di Covid19
Nell’ultimo anno vi sarà sicuramente capitato di fare shopping online e di ricevere i prodotti acquistati in tempi più lunghi rispetto al solito o più lenti rispetto a quelli riportati dal seller. Purtroppo, di fronte alla pandemia, quella che una volta era considerata una situazione eccezionale sinonimo di inefficienza si è trasformata in una difficoltà diffusa e del tutto comprensibile. Come abbiamo riportato in un nostro articolo dedicato ai trend del primo semestre del 2020, i dati relativi all’efficienza delle spedizioni non sono sempre stati eccellenti. Difficile stabilire tutte le cause di questo fenomeno in modo preciso. Ma anche se fosse possibile, ciò non soffocherebbe sul nascere quel naturale fastidio che proviamo quando sappiamo che il nostro pacco è in ritardo; quando, dopo aver cliccato sul tracking link, troviamo le stesse informazioni dei due giorni precedenti. Da parte nostra abbiamo pensato di pubblicare una pagina del nostro blog che riporta l’aggiornamento costante della situazione spedizione e corrieri: un modo tra i tanti di dare una mano e fornire un servizio utile.
Del resto stiamo vivendo un momento eccezionale, e come in tutti in momenti eccezionali c’è poco da irritarsi. Meglio mettere in moto la nostra intelligenza per trovare un’alternativa, per disegnare nuove traiettorie in grado di aggirare l’ostacolo della pandemia.
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Richiedi una demo con un nostro consulenteIl lato oscuro del tracking
Il monitoraggio delle spedizioni è senza dubbio uno dei fattori che determinano la scelta dello shop in cui fare acquisti. La comunicazione chiara e sincera dello stato di avanzamento della spedizione è l’ingrediente principale di ogni buona relazione tra cliente e venditore. Se il cliente vede una relazione trasparente si affeziona. E se si affeziona, ci sono buone probabilità che non abbandoni più il suo seller di riferimento. Grazie alla nostra soluzione SaaS il tracking può diventare anche un potente strumento di marketing. A noi piace chiamarlo Marketing al quadrato, e se ancora non sapete di cosa stiamo parlando potete trovare maggiori informazioni nella pagina riguardante il marketing post-spedizione.
La pandemia ha creato le condizioni di un mondo nuovo diverso e minaccioso. Limitando i nostri movimenti, ci ha costretto a vivere per mesi chiusi nelle nostre case. Ha spostato le nostre priorità e generato nuove ossessioni. Si è parlato molto dell’esplosione del fenomeno eCommerce e della crescita delle vendite online del 2020. Meno spazio, purtroppo, è stato dedicato all’emergere di una nuova e importante tendenza: l’aumento esponenziale di visualizzazione delle pagine di tracking. Uno studio di Apptopia pubblicato su Bloomberg ci dice che negli Stati Uniti tra ottobre 2019 e aprile 2020 il numero di download di app di tracking è quasi duplicato. Non solo, il numero di utenti giornalieri attivi su queste app nello stesso arco di tempo è passato da 500k a 2,5M.
Un po’ di tempo fa avevamo giustificato questo trend con una spiegazione banale: il “fattore divano“. Si tratta di una semplice equazione: Più tempo a casa = (aumento della frequenza con la quale vengono controllate le informazioni sulle spedizioni) + (aumento dei messaggi da parte degli eCommerce che utilizzano il canale di tracking per fare promozione).
Niente di più sbagliato: gli ultimi dati in nostro possesso ci mettono di fronte una realtà completamente diversa. Sono infatti sempre di più gli utenti che scelgono autonomamente di visitare una stessa tracking page dalle 42 alle 58 volte al giorno. Di fronte a un fenomeno del genere non siamo di certo rimasti stupiti quando abbiamo letto che la University of Melbourne ha deciso di dedicare all’argomento le attenzioni di un’equipe multidisciplinare composta da psicologi, medici, analisti, antropologi, semiologi ed esperti di marketing. Il titolo della ricerca lascia poco spazio all’immaginazione: “Where is my order? A Transdisciplinary approach to a sociopathological pandemic obsession”. Quale inquietante ritratto disegnerà delle nostre vite? Tremiamo al solo pensiero.
Una proposta rivoluzionaria
Intanto, mentre a Melbourne ci si adoperava per mettere insieme un team di scienziati, in Israele, nella città di Be’er Sheva, ci si apprestava a compiere una rivoluzione senza precedenti. La protagonista di questa storia è la MADinc., una startup fondata da Adam Schaerf, tech-lead con un passato in Google, e Abigail Kaufman, ingegnere aerospaziale ex-NASA e una delle menti dietro al progetto Perseverance.
Schaerf e Kaufman, amici fin dai tempi degli studi al MIT, avevano un sogno nel cassetto che si erano promessi di realizzare insieme. Anche se dopo la laurea e il phd i loro rapporti erano diventati più sporadici, i due non hanno mai smesso di sentirsi. E ogni volta che si sentivano, ecco che quel sogno comune riemergeva dagli abissi: il teletrasporto. Si, avete capito bene: il sogno di Adam e Abigail era quello di riuscire a realizzare un sistema in grado di trasportare cose e persone da una parte all’altra del globo smaterializzandole nella zona di partenza e rimaterializzandole nel punto di arrivo.
Finalmente nel 2018 sono riusciti a trovare tempo e fondi per iniziare a trasformare quel sogno in realtà. “É stato un progetto lungo e difficile, il concept iniziale si è dovuto scontrare con i limiti imposti dalla realtà quotidiana e dalle leggi della fisica” ci ha detto Adam in uno dei meeting che abbiamo avuto con lui “però non ci siamo scoraggiati e abbiamo studiato delle alternative concrete, fino ad arrivare all’idea finale della quale siamo incredibilmente soddisfatti!”.
Ma qual è questa idea finale? Si tratta di punti di ritiro sofisticati 4.0 che grazie all’integrazione di stampanti 3D e macchine automatizzate producono beni di consumo direttamente in loco. Sembra fantascienza, eppure è la realtà. Una realtà con cui a breve ci dovremo confrontare.

Il principio del MADElivery – nome che nasce dalla crasi dei termini “made” e “delivery” – è molto semplice: ripensare i punti di ritiro dei prodotti acquistati online trasformandoli anche in hub di produzione. Cosa che con i mezzi tecnologici oggi disponibili è facilmente realizzabile. Il prototipo che Adam e Abigail ci hanno presentato a marzo del 2020 ci ha subito convinto, per questo abbiamo scelto di sposare il progetto e diventare partner esclusivi per tutto il territorio italiano. Oggi, a distanza di un anno dal prototipo iniziale e dopo mesi e mesi di duro lavoro in team con MADinc., siamo orgogliosi di annunciare il lancio di questo nuovo rivoluzionario prodotto.
MADElivery: come funziona e perché ci può far stare bene
Ci piace pensare che le città di Melbourne e Be’er Sheva siano legate da un filo rosso lungo 13.745 chilometri. Il progetto visionario della MADinc. infatti, non è solo la versione realistica di una trovata fantascientifica; è anche e soprattutto una strategia disruptive per aggirare i principali problemi che tutti gli eCommerce e i loro clienti hanno dovuto affrontare in questo tragico momento di pandemia mondiale. In primo luogo grazie al MADElivery si eliminano le criticità relative alla logistica e al trasporto, e questo perché del trasporto, molto prosaicamente, non ce ne è bisogno. In secondo luogo finisce per modificare quella esigenza naturale di monitoraggio del proprio ordine che durante l’ultimo anno si è trasformata in vera ossessione patologica. Lo fa introducendo un nuovo paradigma che sostituisce al tracciamento del corriere il tracciamento delle fasi di produzione del prodotto all’interno del punto di ritiro, con la possibilità di ricevere notifiche in tempo reale.
Con il MADElivery le speranze dei clienti e dei venditori non saranno mai deluse.

Grazie alle nostre competenze e a quelle di MADinc. abbiamo progettato un sistema che integra una capillare rete di hub di produzione/ritiro su tutto il territorio nazionale e lo sviluppo di tecnologie ingegneristiche avanzate capaci di produrre una vasta scelta di prodotti del settore fashion, tech, audio-video, cosmetica ed editoria. Le aziende possono noleggiare uno o più hub a seconda del loro catalogo, inoltre sono previste ampie possibilità di personalizzazione dei prodotti.
Abbiamo pensato anche ai fanatici del tracking. Per mitigare i traumi che potrebbero derivare dall’assenza di una tracking page da consultare, abbiamo deciso di mettere a disposizione di tutti i customer il monitoraggio dello stato di avanzamento del proprio ordine via web e mail. Dall’acquisto fino al termine della produzione, la tracking page e le email di aggiornamento comunicheranno fase dopo fase tutti gli stati di lavorazione, che, ci piace sottolinearlo, non potranno in nessun modo subire ritardi. Una volta ultimato, l’ordine sarà ritirabile presso l’hub attraverso la scansione di un code bar univoco inviato al customer. Facile, no?
La rivoluzione del MADElivery non riguarda solo il cambiamento radicale dei modi di produzione e delle abitudini di acquisto; esso si configura anche come una risposta totalmente nuova agli ostacoli della pandemia, essendo un sistema Covid-free che rimuove ogni rischio di contatto tra chi il prodotto lo produce, chi lo trasporta e chi lo riceve.
Qapla’ e MADElivery: il prossimo step
Fin dal primo momento in cui Adam e Abigail ci hanno raccontato il loro progetto, abbiamo sentito che c’era qualcosa di speciale. Ci siamo rimboccati le maniche e, nonostante il periodo complesso, ci siamo messi al lavoro impegnando full time una unit del nostro team. É stato un percorso difficile che ci ha costretto a sporcarci le mani, eppure oggi siamo sicuri più che mai di aver fatto la scelta giusta. Del resto, come diceva qualcuno, “non si può fare la rivoluzione portando i guanti di seta”.
La prossima fase del progetto prevede il coinvolgimento di un gruppo di aziende e utenti per testare la beta version del sistema che abbiamo ideato. Al momento abbiamo individuato dodici hub nei comuni di San Casciano Val di Pesa, Firenze, Milano e Varese. Se sei un’azienda visionaria o un cittadino che vuole mettersi alla prova e abita in questi comuni, compila il form all’indirizzo www.qapla.it/hub-teletrasporto per far parte di un nuova entusiasmante esperienza.
Che la rivoluzione abbia inizio!
Su Qapla’…
Gestire le spedizioni di un eCommerce richiede attenzione e un certo numero di tempo. Qapla’ è lo strumento giusto per avere sempre la situazione degli ordini sotto controllo, gestendoli da un’unica piattaforma, e risparmiando anche un’importante quantità di tempo.
Permette inoltre di aumentare il numero di conversioni, grazie alla possibilità di inviare email transazionali e il tracking della spedizione in maniera del tutto personalizzata, secondo le esigenza del brand.
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